Migliaia di ecommerce, innumerevoli cataloghi (digitali e non) e un’infinità di foto di prodotto. Eppure scattare con il giusto mix di professionalità ed esperienza nonché un’ottima attrezzatura, non sempre bastano. Come ci piace affermare, “anche l’editing vuole la sua parte”.
La post produzione di foto di prodotto è infatti fondamentale per una resa impeccabile ed efficace, che faccia raggiungere al cliente i propri obiettivi comunicativi e di vendita.
Come post produrre in maniera ottimale? Te lo spieghiamo in questo articolo, parlando dei processi di post produzione fotografica, da quelli fondamentali (come la color correction) a quelli più complessi e creativi.
Post produzione fotografica: le basi
Diamo per assodato che una buona post produzione deriva da uno scatto ben studiato.
Luce, colore e texture sono i 3 elementi fondamentali che richiedono la nostra massima attenzione in fase di post produzione, e non solo quando si lavora con foto di prodotto.
Tra i programmi più comuni da utilizzare c’è naturalmente Photoshop, con il quale uniformare i colori evidenziando texture, ombre e punti luce. È però possibile fare della post produzione anche durante lo scatto in tethering (collegando la fotocamere a un computer o laptop e utilizzare uno schermo di gran lunga più grande), con programmi come Capture One che permettono di effettuare modifiche di base a luce e colore. per dare profondità alla foto e rimuovere eventuali elementi di disturbo. Il passaggio a Photoshop resta fondamentale per fluidificare l’immagine, montare eventuali contenuti e finalizzare il file.Alla luce delle novità sul fronte AI relative alla fotografia, i programmi più usati possiedono quasi tutti integrazioni di intelligenza artificiale che permettono di ottimizzare i processi di post produzione nonché di costruire o ricostruire parti dello stesso scatto. Un esempio? Midjourney, per migliorare i flussi di lavoro e liberare i professionisti da operazioni spesso lunghe e ripetitive, potendosi così concentrare sull’aspetto prettamente creativo. L’AI è anche utile per dare input al processo creativo: da un concetto rappresentato attraverso l’intelligenza artificiale si passa infatti poi allo sviluppo vero e proprio del progetto.
Post produzione creativa
Nel caso in cui alla post produzione di base seguissero dei processi di fotoritocco più creativi, l’ideale è operare su Photoshop e montare contributi aggiuntivi che migliorino (o arricchiscano) lo scatto finale. Il riflesso di un coltello in argento, la schiuma della birra, sono tutti plus che è possibile aggiungere alla foto per migliorare il suo potere comunicativo.
Fotoritocco per ogni prodotto (e settore)
Post produrre le foto di cibo ha lo scopo di stimolare l’appetito nello spettatore, che ammirerà ogni scatto letteralmente con l’acquolina in bocca. Sarà prioritario lavorare sui colori per accentuare la “succulenza” degli alimenti, attraverso la tecnica di Dodge and Burn (D&B) che interviene sulle alte luci (highlight) e rende l’immagine più cremosa, succosa ecc.
Il settore fashion ricorre spesso a modelli e modelle per realizzare scatti indossati, nei quali bisognerà comunque omogeneizzare il tono della pelle e cancellare eventuali imperfezioni. I ritocchi relativi ai prodotti in sé – camicie, giacche, gonne – sono minimi, al fine di non privarli del loro movimento naturale, dato da eventuali pieghe e texture particolari, ma altresì evidenziandoli qualora non risaltassero nella foto.
Tempo?
Dipende, sia dalla mole di lavoro che dai professionisti dediti giorno dopo giorno e progetto dopo progetto alla post produzione di foto di prodotto.
Potendo contare su un team di 9 grafici dediti ogni giorno all’editing di routine, i tempi di consegna assicurati da Colorful Mind sono davvero brevi. Per progetti più impegnativi o che richiedono consegne molto ravvicinate, impieghiamo fino a 16 grafici per ritoccare in pochi giorni (dai 3 ai 5 giorni lavorativi dallo shooting) un numero importante di immagini.
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